Martedì, 05 Gennaio 2010 00:52

Comitato Cittadini, Associazioni e Rom insieme

Scritto da  Gerardo

Riceviamo da Domenico Pizzuti, con i suoi auguri per il nuovo anno, un intervento destinato alla stampa sul "Comitato Cittadini, Associazioni e Rom insieme", sulla questione di Scampia e l'eliminazione dei roghi tossici.
Nel seguito, il testo dell’intervento e il documento con le firme di adesione (PDF).



Cittadini, Associazioni e Rom insieme. Scampia per l’eliminazione dei roghi tossici.
Una inusitata iniziativa

Domenico Pizzuti

La società civile di Scampia in alcune sue componenti, a fine dell’anno trascorso, ha manifestato segni di responsabilità e vitalità con un inusitato “Comitato cittadini, Associazioni e Rom insieme” per contribuire con proposte concrete alla eliminazione dei roghi tossici che preoccupano tanti cittadini per i rischi alla salute degli abitanti del quartiere ma non solo e degli stessi rom. Si tratta dei grigi o neri fumi tossici che si scorgono dai piani superiori dei condomini, derivanti dalla quasi quotidiana provocata combustione, dentro e fuori dai campi rom, da parte di pochi soggetti di rifiuti di vario genere risultanti sia da materiali sversati illegalmente da cittadini di ogni zona della città, sia da traffici di smaltimento illecito di pneumatici bruciati per pochi euro.

In considerazione dell’urgenza di interventi per eliminare questi roghi dannosi per la salute pubblica, dell’inerzia delle istituzione anche di fronte ad una denuncia alla Procura della Repubblica n. 5444/08 del 12/11/2008 firmata da 709 cittadini, di iniziative strumentali di altri gruppi a fini di consenso carenti di proposte, un Comitato formato da liberi cittadini, rappresentanti di associazioni degli stessi Rom del campo spontaneo di Cupa Perillo si è autoconvocato per una comune assunzione di responsabilità allo scopo di monitorare, controllare e formulare proposte atte a scoraggiare questo increscioso fenomeno. A questo scopo è stato stilato un documento che si allega, inviato al Prefetto di Napoli e per conoscenza a rappresentanti di altre istituzioni politiche ed amministrative, frutto dell’incontro di alcuni cittadini del quartiere e di rappresentanti di rom del c.d. “campo nomadi”.

A parte alcune riuscite iniziative comuni di carattere culturale ad opera di “Chi rom e …chi no” ed altre associazioni, che abbiamo documentato negli ultimi anni, se non andiamo errati è la prima volta che si costituisce un Comitato formato da cittadini, associazioni e rom per affrontare insieme un problema attinente la salute pubblica, che ha avuto l’adesione di numerose associazioni, e soprattutto della grande maggioranza degli abitanti del campo rom attestato dalla raccolta di circa 150 firme come da allegato. Senza escludere la strategia repressiva per il controllo a monte ed a valle del traffico di pneumatici per la loro eliminazione illegale e degli sversamenti illegali di materiali vari che abbiamo sotto gli occhi dalla nostra residenza, si è voluta percorrere la via della responsabilizzazione e convinzione comune allo scopo di monitorare, controllare ed eliminare i roghi incriminati.

Il documento enumera una sere di proposte a cui gli stessi cittadini e rom intendono contribuire, dalla raccolta quotidiana da parte dell’ASIA delle immondizie e degli inerti che si accumulano sia nel viale di accesso sia nelle strade che si ramificano nel campo, al completamento dell’isola ecologica, all’installazione di strumenti di video sorveglianza e di una centralina per tenere sotto controllo l’inquinamento ambientale, all’illuminazione delle strade di accesso e che percorrono il campo rom. Ma si raccomandano anche iniziative di educazione ambientale per gli abitanti dei campi ai fini di una maggiore consapevolezza dei rischi per la salute derivanti dai roghi tossici.
Da un’azione comune di cittadini, associazioni e rom per proposte concrete – recita il documento – può derivare una maggiore consapevolezza per la tutela della salute degli abitanti dei campi e dei cittadini, ed in termini di civiltà collettiva che superi anguste visioni di bene comune.

Anche questa è una risposta all’invito di Benedetto XVI <> sotto il cielo di Scampia.


Napoli 2 gennaio 2010


Petizione con raccolta di firme

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